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«Aaahhh!» un urlo svegliò Francesco di scatto e facendo cadere Diego per lo spavento corse verso la camera di Francesco. Paige sì era svegliata, nuda sul letto di Francesco con lui accanto a lei. «Merda! Francesco, sono orgoglioso di te» gli disse Diego ridendo.

«Non è come credi...» disse imbarazzato, si alzò con i vestiti del giorno prima ancora addosso. «Sono ancora vestito, vedi?» spiegò a Paige toccandosi la maglietta nera.

«Che ci faccio qui?!» si mise a strillare.

«Madonna. L'hai drogata e te la sei scopata senza che lei ti desse il permesso?» chiese Diego continuando a ridere. Era confusa, Francesco non era di meno. Fece girare i due, si mise gli indumenti che erano appoggiati sulla scrivania. Vestita corse via, sbattendo dietro a sé la porta.

«Non me la sono scopata» insistette Francesco.

«Tranquillo, non dico nulla al suo ragazzo. Tanto lui se la scopa quasi sempre. Però... oggi aveva proprio esagerato a trattarla in quel modo» affermò sdraiandosi sul letto.

«In quale modo?» gli chiese.

Lui lo guardò. «Buonanotte» disse, ritornando nel suo letto e lasciando sulle spine Francesco, curioso di sapere cosa fosse successo. La mattina seguente, uscì dalla stanza e andò al bar. Prese una tazza di caffè e poi si diresse a lezione, dove inevitabilmente incontrò Piper che gli chiese scusa.

«È normale essere gelosi delle persone alle quali si vuole bene» gli disse e l'abbracciò. Passarono una mattinata tranquilla, senza intoppi. All'intervallo della lezione, Francesco affamato andò a prendersi un panino al chiosco. Nella zona però c'erano Paige e Rodney che stavano parlando. Cercò di non farci caso, prese il suo panino con tranquillità finché sentì il ragazzo alzare la voce dicendo apertamente che Paige era roba sua, toccandogli il sedere. Francesco continuò a ignorarlo. Iniziò a camminare verso l'edificio scolastico, finché sentì Paige dimenarsi. Un lampo scattò dentro lui, non poteva sempre rimandare. Andò con sicurezza da loro, diede il panino a un ragazzo che passava di lì per caso. Una volta davanti a loro, strinse i pugni.

«Andiamo, Rodney! Smettila» gli disse Paige, ma lui non parve darle retta. Non aveva mai ascoltato veramente la sua ragazza se non i suoi ansimi mentre facevano sesso.

«Divertiamoci un po'» disse con un ghigno, prese Paige e la baciò davanti ai suoi occhi, le toccò anche il sedere stringendolo così forte da sentire Paige lamentarsi. Francesco non ci vide più, sganciò un destro sul viso di Rodney, l'impatto lo fece cadere a terra. Lui si rialzò, una banda di ragazzi si riunirono accanto a loro. Alcuni di loro gridarono: «Rissa! Rissa! Rissa!» solo per compiacere il loro piccolo spettacolo.

«Vuoi le maniere forti?» minacciò disse avvicinandosi a lui. Paige si intromise ma la gettò a terra. Francesco si distrasse per un attimo e si fece colpire anche lui in pieno viso. Riuscì a tenersi in piedi. «Questo non dovevi farlo, Rodney!» gli gridò, si lanciò su di lui facendolo cadere per terra e cominciò a picchiarlo sia con la destra e la sinistra. Ma non era da meno, il ragazzo lo girò e fecero cambio di posizione. Stavolta Francesco era sotto di lui, iniziò a picchiarlo violentemente. Una forte adrenalina entrò nel corpo di Francesco, che con la testa lo colpì sul naso. Voleva continuare a picchiarlo, ma gli spettatori decisero di intervenire prima che i professori lo facessero da sé. Divisero i due, pieni di lividi e sangue sul viso. Suonò la campana, restando conciato in quel modo Francesco andò comunque a lezione. Si sentì come il primo giorno in aula, lui che entra e tutti a fissarlo. Si sedette, Piper lo guardò preoccupata e si precipitò da lui senza neanche chiedere il permesso alla professoressa. L'abbracciò e si mise a controllare le ferite, e non solo lei voleva delle spiegazioni, ma anche la professoressa notando il viso di Francesco. Piper scambiò uno sguardo con lui e sorprendendolo rispose al posto suo. «Per sbaglio gli ho chiuso la porta in faccia» le disse, non credeva che potesse inventare una storia così ridicola ma ci riuscì convincendo ancora la prof. Francesco chiese se in borsa avesse uno specchietto, gli rispose di no ma che era comunque bello anche conciato in quella maniera. A fine lezione, Piper invitò Francesco in camera sua per medicarlo con il suo set di pronto soccorso.. Gli rivelò che quando era ancora una adolescente di sedici anni voleva fare l'infermiera ma che dopo la morte di sua zia aveva cambiato subito idea. Francesco annuì senza risponderle, arrivarono nel suo dormitorio. Non aveva mai varcato la stanza di Piper. Entrando vide che era esattamente come quella sua e di Diego, però lì tutto era in ordine. Lo fece sedere sul letto e andò a prendere il set. Appena tornò si sedette sopra le sue gambe, lei arrossì e prese dell'alcool insieme a del cotone. «Farà un pochino male» lo avvertì, lui annuì e le sorrise. Piper non smise di arrossire e delicatamenteappoggiò il batuffolo imbevuto di alcool sulla ferita; al contatto fece un sussulto per il bruciore. «Quanto sono fottuto?» chiese una volta che Piper finì di curarlo. Sorrise, si morse il labbro e si avvicinò a lui: «Stai per morire» disse. La guardò disperato.

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«Così non potrò portare il riassunto alla professoressa, sarebbe un peccato» e si mise a ridere, lei dopo di lui. Gli diede un bacio sulla guancia per poi sorridere. «Così guarisci prima.»

Francesco non era mai stato così vicino a Piper come in quel momento, poteva vedere senza nessun problema i suoi occhi neri che guardavano i suoi. Ci fu un silenzio imbarazzante, finché Francesco per sdebitarsi la invitò a mangiare insieme a lui. Ci pensò un attimo ma accettò volentieri la proposta. Che sarà mai un pranzo con Francesco? pensò, dentro di lei cominciarono i mille problemi e i film mentali che poteva immaginare in tutta la sua vita.

«Andiamo?» le chiese.

Piper lo guardò incredula: «Adesso?!»

«Sì, quando vorresti? Non hai fame?» la guardò perplesso, come se volesse cambiare idea da un momento all'altro.

«Hai del sangue sulla maglietta...» gli fece notare distogliendo lo sguardo. Si controllò e in effetti era vero.

«Andrò a cambiarmi, verrò a prenderti fra dieci minuti» le sorrise e la salutò andando verso la porta. Dieci minuti dopo, Francesco si ritrovò davanti alla porta del dormitorio di Piper. Bussò e si sentì la voce di lei che chiese di aspettare un attimo. Passati i due minuti, Piper uscì dalla porta. Eccola davanti a lui, sorridente e con i capelli sciolti che le arrivavano fin sotto le spalle. Una camicetta bianca con due o tre strisce nere, un po' scollata da far vedere il suo reggiseno nero. Sotto dei leggings neri e per completare l'abbinamento delle scarpe bianche della Adidas. Francesco pensò che forse fosse un po' esagerata ma la trovava davvero carina.

«Sono pronta» gli disse sorridendogli. Era molto sorpreso nel vederla così elegante come se fosse per un sabato sera. Chiuse la porta e si diressero al parcheggio, Francesco aveva chiesto a Piper se potessero usare la sua auto. Concesse di usarla, facendo guidare lui. Al parcheggio videro la coppia che Francesco odiava più di altre: Paige e Rodney stavano uscendo mano nella mano. Paige sorrideva alle battutacce del ragazzo. Piper prese la mano di Francesco e gli disse di stare calmo, gli diede le chiavi e lui con sospiro di sollievo aprì l'auto.

«Ti va di andare in un ristorante italiano?» chiese Piper appena usciti dal campus. Francesco accettò, diede le indicazioni al ragazzo e cominciarono ad andare. Non ricordava di essere entrato nell'auto di Piper, era ben diversa come tutte le auto lì in California. Non c'era odore di vaniglia come aveva sentito in quella di Paige. Nonostante tutto, sul cruscotto non c'erano quei trucchi che Francesco si aspettava di vedere nell'auto di una ragazza. Procedettero in direzione est da Westholme Avenue verso Hilgard Avenue. Dopo circa mezzo miglio svoltarono a sinistra e presero Thayer Avenue.

«Come hai scoperto questo ristorante in cui stiamo andando?» le chiese Francesco restando fisso sulla strada e cercando di tenere il passo con il navigatore preso dal cellulare. Non rispose subito, era sovrappensiero, il pensiero che non ci andava da tempo, aveva compiuto appena diciassette anni quando ci andò la prima volta insieme a Josh, il suo ex migliore amico. Scoprì la stessa notte che lui la voleva, aveva anche provato a baciarla senza che lei lo volesse, con forza. Non gli stava bene che lo avesse "friendzonato", le continuava a dire che lei non sapeva di volerlo. «Tutto bene?» le chiese Francesco sconsolato. Passarono un miglio proseguendo dritto per rimanere su Wildshire Boulevard. «Niente... Stavo pensando... Perché hai litigato con Rodney?» gli chiese. Francesco non la guardò per via della strada.

«Mi aveva provocato e faceva del male...» la guardò e sospirò «niente, mi aveva provocato...» disse. Piper annuì guardando la strada dal posto del passeggero.

«Non mi hai ancora risposto, Piper...» le disse Francesco in serenità.

Fra poco svolta a destra e prendi Beverly Boulevard disse la voce femminile del navigatore.

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